È un argomento di grande attualità. La stampa specializzata lo affronta con frequenza, i professionisti inviano circolari ai clienti e le software house propongono prodotti per la compliance.
Le Micro (fatturato o totale di bilancio fino 2 milioni e meno di 10 dipendenti) e Piccole (fatturato o totale di bilancio fino 10 milioni e meno di 50 dipendenti) Imprese che vogliono avvicinarsi a questi temi e conoscerne la portata si trovano ad affrontare un mondo tecnico e complesso con obblighi e regole che sembrano fuori portata. I software producono pagine di numeri, grafici e indici incomprensibili.
Il nostro obiettivo è far comprendere alle Piccole Imprese che possono avere dei benefici immediati applicando le norme in modo giusto e personalizzato, trasformando un obbligo in un’opportunità.
Segnali di crisi e indici di bilancio. Cosa prevede il “codice della crisi”
Abbiamo parlato del codice della crisi in un articolo dedicato.
Il codice della crisi è la nuova versione della cd. “legge fallimentare”. Prevede e regola le varie procedure che si possono porre in essere in situazioni di crisi, ma soprattutto definisce alcune regole che hanno l’obiettivo di evitare alle imprese proprio di cadere nelle situazioni di crisi.
Che cosa sono i segnali di crisi?
Sono tutti quei campanelli d’allarme che devono essere ascoltati per non trovarsi in situazioni di squilibrio economico, patrimoniale e finanziario.
Quando parliamo di “economico” parliamo dei ricavi, dei costi e dell’utile dell’impresa. Fondamentalmente della differenza tra costi e ricavi è quella che determina il profitto.
Quando parliamo di “patrimoniale” parliamo di debiti, che possono essere a breve o a lungo termine, e di crediti e di immobilizzazioni, vale a dire tutti i beni strumentali necessari per svolgere l’attività d’impresa.
Quando parliamo di “finanziario” stiamo dicendo che i profitti devono anche trasformarsi in flussi di denaro in entrata, che sono necessari per soddisfare i soci o titolari, per investire e per pagare i debiti.
Calcolando gli “indici di bilancio” è possibile verificare come si relazionano e confrontano tra loro tutti questi valori. La lettura degli indici di bilancio, ma soprattutto di come questi indici cambiano nel tempo, ci può dare indicazioni concrete sulle situazioni anomale e su come affrontarle.
Gli indici di bilancio sono strumenti utili e di facile comprensione
Anche l’imprenditore o il manager che non ha una preparazione economica può prendere a riferimento pochi indici, quelli più significativi per la sua azienda, e riuscire senza fatica a tenerli sotto controllo costante.
Gli indici ci possono dire, ad esempio:
- Se il valore dei crediti che andremo a incassare nei prossimi 12 mesi è superiore, uguale o inferiore ai debiti che dovremo pagare nello stesso periodo;
- Se il nostro utile produrrà flussi di denaro sufficienti al pagamento dei debiti;
- Se i nostri margini sono adeguati in relazione al nostro settore di attività;
- Se e quando è opportuno accendere un finanziamento a lungo termine;
- Se i nostri debiti sono sproporzionati rispetto alla nostra struttura e se paghiamo troppi interessi passivi.
È molto importante tenere sotto controllo l’andamento degli indici, e per farlo è necessario avere a disposizione i bilanci di periodo.
Per poter produrre dei bilanci di periodo è necessario essere dotati “adeguati assetti organizzativi”
Se volete capire di che cosa si tratta continuate a seguirci su www.annacortesi.it
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