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I confini della lingua limitano crescita e competitività

Azienda e Formazione

Die Grenzen meiner Sprache sind die Grenzen meiner Welt – I confini della mia lingua sono i confini del mio mondo

Ad affermarlo era il filosofo austriaco Ludwig Wittgenstein.

Ma non c’è bisogno di essere filosofi o degli esperti linguisti per comprendere l’importanza delle lingue e gli effetti che esse producono nella nostra vita quotidiana. Sarà capitato a tutti di dover rispondere a un turista in difficoltà, oppure di trovarsi in una città sconosciuta e dover chiedere indicazioni. 

In Italia solo il 19,7% dei giovani diplomati riesce a esprimersi fluentemente in inglese (www.truenumbers.it), mentre appena il 4,2% della popolazione conosce e parla tre lingue (www.opsonline.it). Questi dati dovrebbero allarmare e spingere verso soluzioni pragmatiche. Un’idea potrebbe essere quella di introdurre lo studio di almeno due lingue straniere nei programmi scolastici, a tutti i livelli e per ogni grado di istruzione. 

Il multilinguismo nella UE

Non tutti sanno che l’Unione Europea ha ben 24 lingue riconosciute come ufficiali, su un totale di 27 Stati membri: bulgaro, ceco, croato, danese, estone, finlandese, francese, greco, inglese, irlandese, italiano, lettone, lituano, maltese, neerlandese, polacco, portoghese, rumeno, slovacco, sloveno, spagnolo, tedesco, svedese e ungherese. Questo, sempre in linea con i principi promossi dalla UE (racchiusi nell’ormai celebre motto “Uniti nella diversità”), dimostra come tutte le lingue abbiano pari dignità e valore giuridico. 

In virtù di questo principio, ogni cittadino può “dialogare” con le istituzioni europee nella propria lingua madre. Pertanto, anche la legislazione deve essere accessibile a tutti.

Nella pratica, però, per ovvie ragioni, non è sempre così. 

Ogni volta che seguiamo una pratica di distacco ci troviamo nella necessità di comunicare con diversi interlocutori: impiegati di aziende, avvocati, ispettori del lavoro, e così via.

In caso di ispezione, è obbligatorio fornire i documenti nella lingua di competenza, che può essere diversa dall’inglese. Ad esempio, in alcuni cantoni svizzeri, dove i controlli da parte dell’Ispettorato del Lavoro sono la prassi, occorre corrispondere con le autorità locali in tedesco. 

TradeCube accompagna le aziende italiane nei loro percorsi di business all’estero, curando l’aspetto linguistico con molta attenzione. Il nostro team, internazionale e multilingue per natura, può garantirvi un’assistenza completa e senza barriere linguistiche!

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Photo by Markus Spiske on Unsplash

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